martedì 24 gennaio 2012

Viene un giorno che per chi ci ha perseguitato proviamo soltanto indifferenza, stanchezza della sua stupidità.

                                                                                              Cesare Pavese

venerdì 20 gennaio 2012

M'illuminodinero

Dove c'è molta luce, l'ombra è più nera.

Goethe - dal Gotz von Berlichingen , atto 1

giovedì 5 gennaio 2012

Lei non lo sapeva ma aspettava l'uomo...

Lei non lo sapeva ma aspettava un uomo
che la scuotesse proprio come un tuono
che la calmasse come un perdono
che la possedesse e fosse anche un dono

era tanto tempo che aspettava l'uomo
che la ipnotizzasse solo con il suono
di quella sua voce dolce e impertinente
che proprio non ci poteva fare niente

che la fa sentire intelligente
bella, porca ed elegante
come se fosse nuda tra la gente
ma pura e santa come un diamante

un uomo dolce e duro nell'amore
che sa come prendere e poi dare
con cui scopare, parlare e mangiare
e poi di nuovo farsi far l'amore

per seppellire tutta nell'odore
che le rimane addosso delle ore
che non si vuole mai più lavare
per non rischiare di dimenticare

che le ricordi che sa amare
un uomo che sappia rassicurare
che la faccia osare di sognarsi
come non è mai riuscita ad immaginarsi

un uomo pieno di tramonti
d'istanti, di racconti e d'orizzonti
che ti guarda e dice : "cosa senti?"
come se leggesse nei tuoi sentimenti

un uomo senza senso
anche un pò fragile ma così intenso
con quel suo odore di fumo denso
di tabacco e vino e anche d'incenso

impresentabile ai tuoi genitori
così coerente anche negli errori
proprio a te che fino all'altro ieri
ti controllavi nei desideri

tu che vivevi nell'illusione
di dominare ogni tua passione
tu che disprezzavi la troppa emozione
come nemica della ragione

non sei mai stata così rilassata
così serena ed abbandonata
così viva e così perduta
come se ti fossi appena ritrovata

                                                                                       E.Finardi

martedì 3 gennaio 2012

A Giuseppe.....

....Perchè c'era qualcosa, tra quei due, qualcosa che in verità doveva essere un segreto, o qualcosa di simile..
Ci si sarebbe potuti sfarinare il cervello a cercar di dare un senso a certi loro gesti.
L'unica cosa che spesso risultava evidente, ...anzi quasi sempre, e forse sempre, l'unica cosa era che in quel che facevano e in quello che erano...c'era qualcosa, per così dire, di bello.....


                                                                               Alessandro Baricco    "Castelli di rabbia"